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Notizie

Famiglia di fatto e patrimonio comune
La Suprema Corte, con l’ordinanza del 7 giugno 2018, n. 14732 in tema di scioglimento di una convivenza more uxorio, ha stabilito che i contributi, in lavoro o in natura, volontariamente prestati dal partner di una relazione personale per la realizzazione della casa comune non sono prestati a vantaggio esclusivo dell' altro partner a titolo di obbligazione naturale e, pertanto, non sono sottratti alla operatività del principio della ripetizione di indebito. Così come ha ribadito che in caso di conto corrente cointestato tra due conviventi di fatto, si presume che entrambi abbiano contribuito a determinare l'ammontare del deposito in parti uguali; pertanto, dal momento dello scioglimento della convivenza, ciascuno ha diritto all'attribuzione del 50% delle somme presenti sul conto, se l'altra parte non dimostri una diversa misura dei conferimenti. Leggi >
Comune responsabile per i danni non patrimoniali conseguenti a immissioni sonore
Con sentenza n. 2611 depositata il 1° febbraio 2017, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha sancito che dalla condotta colpevole del Comune che non esercita i poteri di vigilanza dopo la concessione del suolo pubblico, consegue la responsabilità dell'ente per i danni non patrimoniali. Leggi >
La contestazione delle bollette di utenze misurate con contatore
La giurisprudenza ha espressamente statuito che nei contratti di somministrazione di utenze in cui i consumi sono calcolati mediante un contatore, al sistema di lettura a contatore è riconosciuto il valore di una presunzione semplice di veridicità, che può essere smentita con qualsiasi mezzo di prova. Sulla scorta di tale principio la Corte di Cassazione ha precisato che in caso di contestazione dei consumi da parte del somministrato, grava sul somministrante l'onere di provare che il sistema di rilevazione dei consumi (ovvero il contatore) fosse perfettamente funzionante, mentre grava sul fruitore l'onere di provare che l'eccessività dei consumi è dovuta a fattori esterni al suo controllo e che non avrebbe potuto evitare con una diligente custodia dell'impianto ovvero di aver diligentemente vigilato affinché eventuali intrusioni di terzi non potessero alterare il normale funzionamento del misuratore ovvero determinare un incremento dei consumi.( Cass. civ. Sez. III, 22/11/2016, n. 23699) Leggi >
L'appaltatore è responsabile anche per le opere di ristrutturazione
La Corte di Cassazione con sentenza SS.UU., del 27/03/2017 n° 7756 ha precisato l'ambito di applicabilità della garanzia ex art. 1669 c.c., sancendo espressamente che il predetto articolo di legge è applicabile, ricorrendone tutte le altre condizioni, anche alle opere di ristrutturazione edilizia e, in genere, agli interventi manutentivi o modificativi di lunga durata su immobili preesistenti, che (rovinino o) presentino (evidente pericolo di rovina o) gravi difetti incidenti sul godimento e sulla normale utilizzazione del bene, secondo la destinazione propria di quest'ultimo. Leggi >
Inopponibile al promissario acquirente il pignoramento trascritto dopo la trascrizione del preliminare
Gli effetti della trascrizione del preliminare, ai sensi dell'art. 2645-bis c.c., comma 1, si estendono anche alle trascrizioni di pignoramenti o sequestri ed alle iscrizioni di ipoteche giudiziali, con la conseguenza che queste, qualora siano successive alla trascrizione del preliminare, sono inopponibili al promissario acquirente, alle condizioni, per gli effetti e nei limiti di cui all- art. 2645-bis c.c., commi 2 e 3. Leggi >
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